Eremo di San Giovanni all’Orfento
Rilevanza: Nazionale
Valore: Geoturistico
Tipo: Di interesse quaternario
Valore: Geoturistico
Tipo: Di interesse quaternario
L'Eremo di San Giovanni all'Orfento è uno dei luoghi più suggestivi del Parco Nazionale della Maiella, incastonato nella roccia a strapiombo sulla valle dell'Orfento. La sua posizione spettacolare, raggiungibile solo attraverso un sentiero impervio con passaggi scavati nella roccia, lo rende un sito di straordinario fascino, dove spiritualità e geologia si incontrano.
L'eremo, legato alla figura di Celestino V (Pietro da Morrone), non è soltanto un luogo di fede, ma anche un vero geosito: testimonia come l'uomo abbia saputo adattarsi e modellare l'ambiente naturale sfruttando le caratteristiche della montagna. Le cavità e i ripari naturali nei calcari mesozoici della Maiella sono stati scavati e ampliati, trasformandosi in spazi di preghiera e meditazione sospesi tra cielo e roccia.
Un aspetto di grande interesse è l'impianto idrico scavato nella roccia: un ingegnoso sistema che permetteva di sfruttare le acque piovane e quelle che defluiscono lungo le pareti rocciose. Queste venivano raccolte e convogliate in vasche di decantazione collegate a una cisterna, garantendo così una riserva d'acqua indispensabile alla vita eremitica in un luogo tanto isolato.
Dal punto di vista geologico, il sito è un esempio della forte carsificazione che caratterizza la Maiella: l'azione dell'acqua, nei millenni, ha inciso la roccia calcarea creando fenditure, anfratti e falesie, che hanno offerto rifugio ed ispirazione agli eremiti.
Oggi l'Eremo di San Giovanni rappresenta non solo una tappa fondamentale del Cammino di Celestino, ma anche un luogo in cui leggere insieme la storia della montagna e quella delle comunità umane che, nel corso dei secoli, hanno trovato nella Maiella un ambiente severo ma accogliente.
L'eremo, legato alla figura di Celestino V (Pietro da Morrone), non è soltanto un luogo di fede, ma anche un vero geosito: testimonia come l'uomo abbia saputo adattarsi e modellare l'ambiente naturale sfruttando le caratteristiche della montagna. Le cavità e i ripari naturali nei calcari mesozoici della Maiella sono stati scavati e ampliati, trasformandosi in spazi di preghiera e meditazione sospesi tra cielo e roccia.
Un aspetto di grande interesse è l'impianto idrico scavato nella roccia: un ingegnoso sistema che permetteva di sfruttare le acque piovane e quelle che defluiscono lungo le pareti rocciose. Queste venivano raccolte e convogliate in vasche di decantazione collegate a una cisterna, garantendo così una riserva d'acqua indispensabile alla vita eremitica in un luogo tanto isolato.
Dal punto di vista geologico, il sito è un esempio della forte carsificazione che caratterizza la Maiella: l'azione dell'acqua, nei millenni, ha inciso la roccia calcarea creando fenditure, anfratti e falesie, che hanno offerto rifugio ed ispirazione agli eremiti.
Oggi l'Eremo di San Giovanni rappresenta non solo una tappa fondamentale del Cammino di Celestino, ma anche un luogo in cui leggere insieme la storia della montagna e quella delle comunità umane che, nel corso dei secoli, hanno trovato nella Maiella un ambiente severo ma accogliente.
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