L'abisso De Gasperi
Rilevanza: Nazionale
Valore del Geosito: Geologico Geomorfologico
Valore del Geosito: Geologico Geomorfologico
Tipo: Di interesse Geomorfologico
La cavità carsica Abisso De Gasperi (da poco conosciuta anche con il nome come Abisso Andrea Pietrolungo) è posta nell'area del Terzo Portone e costituisce una tra le grotte più profonde della regione, caratterizzata da numerosi crolli interni e strettoie che rendono molto difficili le esplorazioni speleologiche, che sono state condotte con successo negli ultimi anni. Il suo sviluppo è prevalentemente verticale, con una profondità ad oggi raggiunta di circa 400 metri. Come molte profonde doline inghiottitoio presenti in quota, le nevi (spesso il ghiaccio) stazionano per molto tempo sul loro fondo che a volte è anche riempito da brecce e detriti. Il suo nome, dedicato a Giovanni Battista De Gasperi, è in comune con un altro abisso del Monte Canin. De Gasperi è stato un importante esploratore, geografo, etnologo e speleologo. Visitò la Maiella, in particolare la Grotta del Cavallone, e ha descritto il carsismo d'alta quota segnalando l'inghiottitoio che porta il suo nome. Nel 1912 esplora i ghiacciai e le valli della Terra del Fuoco dove un lago porta il suo nome. Ma sono soprattutto le “Grotte e voragini del Friuli” il suo principale oggetto di ricerca ed esplorazione che sono oggetto di un importante contributo scientifico pubblicato postumo dopo la sua morte a 24 anni sul fronte della prima guerra mondiale.
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