L’Eremo di Sant’Onofrio e il Tempio di Ercole Curino

Tipo: Di interesse quaternario

Sul versante occidentale del Monte Morrone, soprastanti uno all'altro, sono presenti due importanti monumenti: l'eremo di Sant'Onofrio di interesse storico religioso e il santuario di Ercole Curino di interesse archeologico. Il primo è costruito è sorto attorno ad una modesta grotta riparo naturale che ospitò Pietro Angelerio o Pietro da Morrone, che qui visse e qui nel 1294 divenne Papa Celestino V. Il secondo costituisce invece uno dei più importanti santuari italico romani dell'Abruzzo, scavato alla fine degli anni '50 e anche di recente. La struttura è caratterizzata da vistosi terrazzamenti, mura poligonali e in opus caementicium e un grande podio che ospita 14 ambienti. Sula terrazza superiore è presente una cella con splenditi mosaici ed affreschi. La parte superiore del santuario venne sepolta da una frana antica verso il II secolo d.C.; la frequentazione del sito però non si interruppe del tutto, come testimonia l'innesto di una chiesa in epoca cristiana, a ridosso della scalea meridionale. La parte superiore del santuario venne sepolta da una frana antica verso il II secolo d.C. in occorrenza di un forte terremoto. Il ruolo sacro del Monte Morrone continuò nei secoli. Dopo la frana, infatti, accanto alla scala meridionale che conduceva al sacello venne costruita una piccola chiesa cristiana, a testimonianza della lunga tradizione del sito come luogo di culto. È interessante segnalare che sulle pareti verticali di roccia incise da un torrente nei pressi dell'eremo e che scorre di lato al santuario, sono presenti interessanti pitture antropomorfe neolitiche di colore rosso. Il paesaggio geologico naturale particolarmente suggestivo in cui sono inseriti in due monumenti rappresenta, insieme alle evidenze dei terremoti accaduti e dagli stessi “registrati”, un geosito di grande valore e importanza internazionale.