Frane in roccia dell’antico borgo abbandonato di Musellaro

Il borgo antico di Musellaro, oggi in gran parte abbandonato, racconta una storia che intreccia geologia e memoria umana. Il piccolo centro, adagiato su un costone roccioso affacciato sul fiume Orta, è stato più volte minacciato da fenomeni di caduta massi e dissesto delle pareti rocciose circostanti. Le fratture e le discontinuità presenti nei calcari e nelle brecce che costituiscono il substrato hanno favorito nel tempo il distacco di blocchi, piccoli e grandi, che rotolando a valle hanno inciso sulla sicurezza delle abitazioni e delle vie di accesso.

Questi eventi naturali, uniti alle difficili condizioni di vita in montagna, hanno contribuito all'abbandono progressivo del borgo, lasciando oggi un suggestivo insediamento “fantasma”, dove i ruderi e le pareti rocciose raccontano una convivenza fragile tra l'uomo e l'ambiente. Oggi Musellaro è considerato un geosito di interesse perché testimonia non solo l'evoluzione geomorfologica del versante, ma anche il legame tra i processi naturali e le vicende storiche delle comunità locali. Negli ultimi anni sono stati avviati studi e interventi di consolidamento per ridurre il rischio di nuovi crolli, con l'obiettivo di tutelare la memoria di questo luogo unico e garantire la sicurezza del territorio circostante. Musellaro rimane così un laboratorio a cielo aperto, dove la geologia aiuta a comprendere come i paesaggi si trasformano e come le comunità si adattano o soccombono a tali cambiamenti.