Sezione stratigrafica di Napoli-Alliata
Rilevanza: Nazionale
Valore del Geosito: Scientifico
Tipo: di interesse Stratigrafico
Valore del Geosito: Scientifico
Tipo: di interesse Stratigrafico
Nel 1964 il geologo Enrico Di Napoli Alliata descrisse una sezione geologica di grande importanza situata nella Valle dell'Orte, nei pressi di Bolognano. Il suo studio contribuì a chiarire la storia geologica dell'area e, più in generale, l'evoluzione del paesaggio appenninico durante il Miocene superiore, un periodo compreso tra circa 11 e 5 milioni di anni fa. Nella sezione individuata da Di Napoli Alliata si osserva la successione dei sedimenti che si sono deposti in un antico ambiente marino, al margine di una piattaforma carbonatica che, nel corso del tempo, andava progressivamente sommersa. Alla base affiorano le rocce calcaree mesozoiche, che rappresentano il basamento geologico su cui si sono accumulati i depositi più giovani. Sopra di esse si dispongono strati di marne, argille e calcareniti di età miocenica, caratterizzati da una granulometria più fine e da un colore grigio-azzurro tipico dei sedimenti marini profondi. Questa transizione litologica racconta il cambiamento dell'ambiente deposizionale: da una piattaforma costiera poco profonda, ricca di organismi con guscio carbonatico, a un mare più aperto e profondo, dove si depositavano limi e fanghi calcarei. Le analisi micropaleontologiche condotte da Di Napoli Alliata – in particolare lo studio dei nannofossili calcarei, minuscoli organismi marini presenti nei sedimenti – hanno permesso di datare con precisione i vari livelli e di ricostruire la cronologia del Miocene superiore nell'Appennino centrale. La sezione mostra anche come l'area fosse interessata da lenti movimenti tettonici: una graduale subsidenza che favoriva la sedimentazione, seguita da una lieve emersione e da episodi erosivi.
Lo studio del 1964 rappresenta dunque una tappa fondamentale per la geologia della Maiella, perché offre una chiave di lettura per comprendere la transizione tra le antiche piattaforme carbonatiche e i bacini marini più profondi del Terziario. La sezione della Valle dell'Orta è considerata un riferimento per chi studia la storia del Miocene nell'Appennino abruzzese.
Lo studio del 1964 rappresenta dunque una tappa fondamentale per la geologia della Maiella, perché offre una chiave di lettura per comprendere la transizione tra le antiche piattaforme carbonatiche e i bacini marini più profondi del Terziario. La sezione della Valle dell'Orta è considerata un riferimento per chi studia la storia del Miocene nell'Appennino abruzzese.
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