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La formazione gessoso-solfifera nella cava abbandonata di Colle Di Votta

Rilevanza: Internazionale
Valore: Scientifico, Educativo, Geoturistico
Tipo: Di interesse stratigrafico

Quella che oggi appare come una cava inattiva è in realtà una finestra eccezionale sulla storia profonda del Mediterraneo. Le rocce affioranti a Colle di Votta si sono formate circa 5.6 milioni di anni fa, durante uno degli eventi più drammatici della storia geologica del Mediterraneo, ovvero: la crisi di salinità del Messiniano. In quell'epoca lontana, lo stretto di Gibilterra si chiuse a causa dei movimenti tettonici e il collegamento tra l'oceano Atlantico e il Mediterraneo venne interrotto, in più vi fu un periodo glaciale che fece diminuire l'apporto di acqua continentale al Mediterraneo. In pochi millenni gran parte del bacino si prosciugò, trasformandosi in un insieme di vasti laghi salati esposti a intensa evaporazione. Quando l'acqua evaporava, i sali disciolti precipitavano e si accumulavano sul fondale, dando origine a spettacolari rocce evaporitiche.

La parete verticale dell'ex cava racconta questa storia antichissima, strato dopo strato, è possibile leggere l'ordine con cui i sedimenti si sono depositati durante la crisi messiniana:
Gessi selenitici con cristalli anche di dimensioni metriche, formatisi per precipitazione diretta dall'acqua salata.
Gessareniti e gessoruditi, cioè frammenti di gesso erosi e risedimentati nello stesso bacino.
Gessi microcristallini laminati, a volte con tonalità rosate, deposti in condizioni più tranquille.
Argille rossastre debolmente stratificate, che rappresentano la fine della fase evaporitica.

Questi depositi possono raggiungere spessori di 50-60 metri e appartengono a quella che i geologi chiamano Formazione Gessoso-Solfifera, un'unità rocciosa che si estende lungo tutta la penisola italiana, dall'Emilia alla Sicilia.
Il gesso, principale componente di queste rocce, è un minerale tenero che si può facilmente scalfire con un'unghia. Di colore bianco e composto chimicamente da solfato di calcio biidrato, ha avuto e ha tuttora molteplici usi: in edilizia, per le finiture interne delle pareti, ma anche in campo artistico, per la realizzazione di calchi e sculture. Inoltre, la sua presenza arricchisce di zolfo le acque della zona, che alimentano le celebri terme di Caramanico.
La cava di Colle di Votta, dunque, non è solo un luogo geologico di grande interesse, ma anche una pagina fondamentale della storia naturale del Mediterraneo: qui la Terra racconta come un antico mare sia quasi scomparso, lasciando dietro di sé minerali preziosi e tracce indelebili della sua trasformazione.