Limite eocene-oligocene
Rilevanza: Regionale
Valore del Geosito: Scientifico
Tipologia: Di interesse stratigrafico
Valore del Geosito: Scientifico
Tipologia: Di interesse stratigrafico
In questo affioramento, possiamo osservare strati di roccia calcarea che si sono formati sul fondo di un antico mare tropicale, a qualche centinaio di metri di profondità. Ogni strato si è depositato in un preciso momento geologico, seguendo il principio della sovrapposizione formulato nel XVII secolo dal geologo danese Niels Stensen (Stenone): gli strati più antichi si trovano in basso, mentre quelli più recenti sopra.
Tra questi strati si riconosce un passaggio molto importante: l'ultimo dell'Eocene e il primo dell'Oligocene. Questo momento segna un grande cambiamento climatico globale: l'inizio del clima moderno e della prima glaciazione dell'Antartide.
Prima della glaciazione, la Terra era molto più calda di oggi e la concentrazione di anidride carbonica (CO₂) era elevata, con valori stimati tra 700 e 1000 ppm. Quando la CO₂ scese intorno a 400 ppm (valore simile a quello attuale) e l'Antartide divenne isolato a causa del movimento delle placche tettoniche, si formò la Corrente Circumpolare Antartica. Questa corrente isolò le acque fredde del Polo Sud, permettendo la formazione della prima calotta glaciale antartica.
Questa glaciazione causò una notevole diminuzione del livello del mare. Nell'affioramento, questo evento è testimoniato da una deformazione degli strati chiamata slumping, causata da uno scivolamento gravitativo dei sedimenti. Inoltre, si nota anche un cambiamento nella composizione fossile: Sotto il passaggio troviamo strati ricchi di foraminiferi planctonici, tipici degli ambienti marini profondi.
Sopra, invece, compaiono organismi come i macroforaminiferi, che vivevano in acque meno profonde. Questo affioramento, quindi, ci racconta una vera e propria rivoluzione climatica e ambientale, registrata nei sedimenti di un antico oceano.
Tra questi strati si riconosce un passaggio molto importante: l'ultimo dell'Eocene e il primo dell'Oligocene. Questo momento segna un grande cambiamento climatico globale: l'inizio del clima moderno e della prima glaciazione dell'Antartide.
Prima della glaciazione, la Terra era molto più calda di oggi e la concentrazione di anidride carbonica (CO₂) era elevata, con valori stimati tra 700 e 1000 ppm. Quando la CO₂ scese intorno a 400 ppm (valore simile a quello attuale) e l'Antartide divenne isolato a causa del movimento delle placche tettoniche, si formò la Corrente Circumpolare Antartica. Questa corrente isolò le acque fredde del Polo Sud, permettendo la formazione della prima calotta glaciale antartica.
Questa glaciazione causò una notevole diminuzione del livello del mare. Nell'affioramento, questo evento è testimoniato da una deformazione degli strati chiamata slumping, causata da uno scivolamento gravitativo dei sedimenti. Inoltre, si nota anche un cambiamento nella composizione fossile: Sotto il passaggio troviamo strati ricchi di foraminiferi planctonici, tipici degli ambienti marini profondi.
Sopra, invece, compaiono organismi come i macroforaminiferi, che vivevano in acque meno profonde. Questo affioramento, quindi, ci racconta una vera e propria rivoluzione climatica e ambientale, registrata nei sedimenti di un antico oceano.
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